Percorso in Val d’Illasi fino a Giazza

Distanza 57 km dislivello totale in salita 828 m. Ciclabili asfaltate, tratti sterrati, strade secondarie a basso traffico, brevissimo tratto su strada trafficata. Descriviamo l’anello in andata. Uscendo da Villa Buri si attraversa l’omonimo bosco per immettersi sulla ciclabile che ci porterà fino a Zevio. Siamo sull’argine sinistro dell’Adige. Dopo pochi km entriamo nel Comune di San Martino Buon Albergo, la tradizione dice che così lo chiamò Napoleone Bonaparte per avervi evidentemente ben soggiornato.

Cicloturismo-villa-buri

La ciclabile attraversa il Parco del Pontoncello  e successivamente passa in mezzo alle coltivazioni dell’asparago di Mambrotta

Si entra nel Comune di Zevio circa 1 km prima di ponte Perez. Attreversando il ponte con una deviazione di poche centinaia di metri si può raggiungere il centro di Zevio con il castello ed il famoso mercato della domenica mattina.  

L’itinerario, attraversata la provinciale con semaforo a chiamata, prosegue invece su via Diga

deviando a sinistra prima della centrale idroelettrica e scavalcando il canale che la alimenta.

Un piacevole percorso asfaltato attraverso meleti ed altre coltivazioni ci porta fino all’attraversamento della Strada Porcilana da effettuare con attenzione. Si prosegue nel Comune di Caldiero noto da sempre per le acque termali delle terme di Giunone. 

Scavalcate in sicurezza ferrovia, SR1 e autostrada A4 si entra nel Comune di Colognola ai Colli

Famosa e frequentatissima la “sagra dei bisi” a maggio. Strade secondarie e tratti sterrati ci portano ad Illasi. Siamo nella omonima valle all’inizio molto larga, la strada sale con quasi inavvertibile pendenza fra vigneti, oliveti ed anche piante di ciliegi. Numerose le possibilità di visite storico/artististiche od enogastronomiche: 

Come prima strade secondarie e tratti sterrati ci portano a Tregnago comune allungato nella valle

A nord dell’abitato principale si attraversa il Progno, la valle è ormai stretta, ma la pendenza resta dolce. In località Cogollo, confine fra Tregnago e Badia Calavena, inizia il percorso ciclabile

che lascia l’abitato a destra con un tratto in salita per poi ridiscendere a Cà del Diavolo.

Siamo nella zona dei “bogoni” (lumache), ogni anno a fine novembre si svolge una sagra.

Qui comincia la salita in ciclabile asfaltata che porta al centro di Selva di Progno 

La ciclabile prosegue a fianco del Progno per salire e terminare nell’abitato di Giazza, di origine cimbra, lingua tuttora parlata da alcuni residenti 

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